Sapersi soli è più triste di esserlo.
Quando respiri da sola in una stanza e sai che non fai rumore, perché nessuno ti sente, quello assomiglia al sapersi soli.
Manuela stava scoprendo questi pensieri, quando bussarono.
Rimase sorpresa da quel suono. Chi è che bussa ancora in un mondo pieno di campanelli e suonerie?
Manuela abitava in una piccola casa solitaria in aperta campagna, da soli due giorni.
Andò ad aprire e non c’era nessuno alla porta.
Se prima si sentiva sola, sapendo di esserlo, adesso si sentiva abbandonata.
Guardò il grande albero vicino, stretto alla casa, quello che sarebbe da togliere prima o poi, come ha detto il muratore una settimana fa. Il ramo più basso bussò ancora, sul tetto. Complice il vento aveva rivelato l’origine del bussare.
Manuela pensò che quell’albero aveva bussato, con gentilezza, per entrare in casa, per non farla sapere sola e le sembrò un buon inizio di giornata. Insolito e insperato, tanto che la convinse a fare quella cosa di cui aveva tanto paura.
Rientrando in casa decise di telefonare a Sergio.
Infranse un giuramento, ma lo fece.
Cosa vuoi?
Non è giusto quello che mi fai, Sergio.
Cosa ti faccio?
Mi hai seguito, minacciato, rovinato la vita!
Io non ti ho mai minacciato, occhio alle parole!
Sì che lo fai! Invadi i miei spazi, controlli la mia posta, tagli le gomme della mia auto…
Non hai le prove che sia stato io, attenta a quello che dici.
Sì, sto attenta a quello che dico, perché adesso è finita.
Cosa vuoi da me? Smettila o ti denuncio.
Certo, tu denunci me…è un gioco per te.
Tanto lo sai che non smetto. Tu sei mia.
Ho capito Sergio. Tu non la smetterai mai, ma io sì.
Che paura che mi fai.
Sei stato a cercarmi a casa vero? E non mi hai trovata…
Già, ma prima o poi ti ritroverò Manuela, tu sei mia.
Troverai Manuela, ma non troverai me. Addio Sergio.
Finita la telefonata, tolse la batteria dal telefono e lo buttò nel caminetto, che intanto addolciva il freddo di rosso e vampate.
E accolse una nuova solitudine, aspettando nuovi occhi e nuovi respiri.
Intanto la grande pianta, vicina alla casa, cominciò a parlarle.
In silenzio.
Andrea Bruni – da Le novelle Grulle – https://lenovellegrulle.blogspot.com/